di
Mario Grande
Orfana
del capitano Nano (squalificato), la Vultur affronta il Real Tolve
per la seconda volta in quattro giorni, dopo la vittoria casalinga al
“Corona” che ha significato l’approdo ai quarti di Coppa
Italia.
E
così, come per la gara di mercoledì, mister Morgillo parte con un
più rassicurante 4-4-3 rispetto al 3-5-2 che predilige, ma con
qualche novità: Capezzuto difensore centrale in coppia con Toglia e
sulle fasce Criscuolo a destra e Celentano a sinistra; centrocampo
con Luciano davanti alla difesa e Sambataro e Onorati a fare da
mezzale, attacco con War centrale e Clementi e Martoccia esterni.
Parte
a razzo la Vultur, che già al 6’ perviene al vantaggio con War,
bravo a trafiggere da posizione decentrata l’ottimo portiere
giallorosso Liso con un bolide da mezz’altezza. Fino alla mezz’ora
è tutto un crescendo bianconero, ma la grande mole di gioco prodotta
dai ragazzi di Morgillo non trova le dovute finalizzazioni, un po’
per lo scarso cinismo degli attaccanti rioneresi sottoporta, un po’
per la bravura dell’estremo difensore locale e, particolare non
irrilevante, per i pali e la traversa che almeno in tre occasioni
strozzano in gola la gioia della marcatura, soprattutto all’ottimo
Sambataro, forse il migliore in campo per intensità e qualità del
gioco prodotto. Ma, si sa, nel calcio quando si sciupa troppo arriva
implacabile la punizione del campo, e così al 33’ i padroni di
casa pervengono al pareggio con un pallonetto non irresistibile di
Ostuni, che, imbeccato da Claps, beffa Calia in area e consente così
al Real Tolve di andare al riposo sul risultato di parità.
Nella
ripresa, Morgillo passa alla difesa a tre e sostituisce il capitano
Criscuolo e Raffaele Clementi rispettivamente con Pezzella e Marino.
La squadra acquisisce così una vocazione maggiormente offensiva, ma
a portare in vantaggio la Vultur ci pensa un difensore, il
neocapitano Toglia, che con un fendente rasoterra non lascia scampo
all’estremo difensore gialloroso. La gara non si addormenta, perché
i padroni di casa cercano disperatamente di agguantare il pareggio,
ma la Vultur, nella quale trovano spazio anche Aiuola e Lorusso in
sostituzione rispettivamente di Celentano e Onorati, non solo
controlla la situazione ma rischia di passare almeno due volte in
ulteriore vantaggio con Marino e War, sfortunati nella
finalizzazione.
Finisce
1-2, una bella giornata di sport, all’insegna della correttezza e
del fair play, rovinata solo dalle brutte notizie provenienti da Roma
riguardo al cervellotico ed insensato blocco dei campionati regionali
per un mese, salvo proroghe. Una doccia fredda per l’intero
movimento calcistico dilettantistico, anche alla luce del divieto di
proseguire negli allenamenti, se non in forma esclusivamente
individuale. Si ferma così, speriamo provvisoriamente, anche la
stagione sportiva appena iniziata e si ripiomba nell’incubo già
vissuto a marzo. Che il cielo ci assista e a presto rivederci (si
spera).